1 maggio – Festa del Lavoro

La festa del Primo maggio che oggi onoriamo  ci permette di riflettere su uno dei valori più alti della civiltà, su cui può poggiare con solide base uno stato di diritto, come afferma solennemente il primo articolo della nostra Costituzione: “ L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Non solo un principio dunque, ma il farsi di una storia in cui il lavoro è stato, in questi settantacinque anni di repubblica, motore di crescita sociale, economica, nei diritti e che ancora, in questi tempi difficili, ci spinge a cercare nuove risposte per dare dignità ad ogni persona, per garantire a tutti la possibilità di partecipare alla realizzazione piena della propria vita e, con essa, al bene comune.

 

In questi mesi di emergenza sanitaria in cui ci siamo riappropriati di beni antichi, radicati nella storia umana, come la cura e  l’aiuto vicendevole sia  nella dimensione individuale sia in quella  politica, abbiamo anche sperimentato la forza dei cambiamenti, in cui l’innovazione tecnologica, nuovo codice globale, ha mostrato le possibilità infinite dell’ingegno umano: coniugare la  trasformazioni profonde del nostro tempo  con la salvaguardia del valore assoluto della dignità del  lavoro e del lavoro legale in tutto il territorio nazionale è la nuova sfida che ci attende.

 

La  scuola diventa allora  il luogo in cui attraverso una pluralità di percorsi possiamo, con fiducia,  condurre ogni studentessa e ogni studente alla scoperta dei propri talenti, al superamento dei propri limiti, per scoprire chi si è e chi si vuole essere: a noi adulti, alle forze sociali, alla politica, il compito di continuare a costruire strade percorribili per permettere ai nostri ragazzi di  immaginare il proprio avvenire in un orizzonte di opportunità, responsabilità, partecipazione attiva.

La Dirigente Scolastica                                                                                                                                 Giuseppina Pelella